I farmaci di uso comune hanno ‘effetti collaterali’ anche sulla psiche

I farmaci di uso comune hanno ‘effetti collaterali’ anche sulla psiche

Il più delle volte purtroppo, gli effetti avversi gravi e potenzialmente letali vengono sottostimati, soprattutto perché possono verificarsi dopo molti anni. Quello che vi ho descritto non è uno scenario estremo o poco probabile di un utilizzo non medico degli Steroidi Anabolizzanti, al contrario si tratta di affermazioni ben supportate da dati scientifici. Relazioni con le persone non soddisfacenti, fallimenti sul lavoro, problemi con la legge, utilizzo di altre sostanze illegali od altro non vengono messi in relazione con la condotta di abuso, anche perchè spesso la si considera una pratica sana e sportiva. Il Testosterone propriamente detto fu isolato per la prima volta nel 1930 (David et al., 1935; Wettstein, 1935).

  • I pazienti IRC con concentrazioni sieriche più basse di T3 appaiono clinicamente eutiroidei, probabilmente poiché è aumentata l’espressione dell’RNA messaggero per i recettori nucleari α e β.
  • Gli steroidi (alcuni più di altri) androgeni anabolizzanti hanno effetti dimagranti, infatti è stato dimostrato in diversi studi clinici sia su sedentari, anziani che giovani e atleti.
  • E poi l’atrofia della ghiandola mammaria e, come per gli uomini, un malfunzionamento del fegato.

Con l’aumento della concentrazione di glucocorticosteroidi si verifica anche una maggiore secrezione di androgeni surrenali che può determinare effetti mascolinizzanti nelle donne. Si riscontrano anche effetti psicologici nel lungo periodo, infatti ricorrere al doping nello sport per molto tempo può provocare un abbassamento dell’autostima, con un aumento del senso di impotenza del soggetto. In più l’abuso di sostanze dopanti può rappresentare un fattore di rischio per l’abuso di droghe o alcol. La tendenza degli ultimi anni di frequentare le palestre ha contribuito ad avvicinare le fasce più giovani della popolazione al mondo degli steroidi anabolizzanti.

Scandalo doping: le sostanze, i vantaggi illeciti, gli effetti collaterali

Strutturare test neuropsicologici più adeguati  porta ad ottenere prestazioni “migliori” in un ambiente clinico, ma non porta al miglioramento delle capacità a svolgere compiti simili nel mondo reale. Per migliorare la valutazione del declino cognitivo nei pazienti in chemioterapia, possiamo prendere in prestito gli strumenti di valutazione sviluppati per altri disturbi. Esso fornisce informazioni sui problemi di memoria di tutti i giorni ed è utile per le persone con gravi difficoltà cognitive.

  • Se, al contrario, il suo funzionamento è perturbato, la risposta allo stress può generare disturbi sia nel cervello, sia in altre parti dell’organismo, come ad esempio al cuore o al sistema immunitario.
  • Glucagone Il glucagone è una proteina di basso peso molecolare, che viene filtrata a livello glomerulare, riassorbita e quindi degradata dalle cellule del tubulo prossimale.
  • Di forma ovale e con uno sviluppo di 200 metri, consente agli studenti della scuola di praticare l’atletica leggera in una zona a fortissima densità di popolazione.
  • I risultati di diverse ricerche sono concordi nel sostenere che i valori presenti negli sport giovanili contemporanei tendono per lo più ad enfatizzare le prestazioni migliori, ma anche il successo nelle competizioni con quindi l’obiettivo della vittoria ad ogni costo.
  • In questo caso quel particolare approccio psicologico tipico dell’abuso di medicine in genere ( se uno fa bene due sarà meglio) è assolutamente da evitare, pena i disastri di cui ho detto prima.

Anche se gli effetti metabolici sono direttamente proporzionali alla quantità e intensità dell’esercizio, qualunque incremento dell’attività fisica apporta benefici ai pazienti con NAFLD (16-18). Agisce sia a livello osseo, regolando l’osteogenesi, ma anche a livello dei miociti e degli adipociti, inibendo la fosforilazione del recettore per l’insulina. Nei pazienti con insulino-resistenza la fetuina-A è elevata e rappresenta un fattore di rischio per il diabete tipo 2, mentre l’inibizione della produzione epatica di fetuina-A migliora la sensibilità all’insulina (28,32-38).

Cos’è il DOPING?

Ciò che è opportuno ribadire è che l’uso illecito di steroidi è presente in tutti gli ambienti sportivi e in tutte le classi (professionisti, dilettantisti o amatoriali). È importante ricordare che i corticosteroidi non curano la causa ma agiscono sulla sintomatologia alleviandone i disturbi. I corticosteroidi sono impiegati per via della loro azione antinfiammatoria e immunosoppressiva mentre gli steroidi androgeni anabolizzanti (AAS) per la loro azione anabolizzante.

  • Quando un bambino o un adolescente assume steroidi anabolizzanti, i livelli di ormoni sessuali artificialmente elevati possono segnalare prematuramente alle ossa di smettere di crescere.
  • L’altra fonte di stimoli è l’assunzione di aminoacidi singoli che crea da un lato una salita di aminoacidi liberi nel plasma, dall’altro realizza le condizioni (aumento di GH ed insulina) per il loro utilizzo come mattoni della sintesi proteica.
  • Nel test di intrusione di coppia residente, il testosterone ha aumentato notevolmente l’aggressione, suggerendo che in un contesto ad alta minaccia l’aggressione è mediata in primo luogo dagli AAS, superando altresì il comportamento di congelamento indotto da bassa serotonina.
  • PRL Nella maggior parte dei maschi emodializzati le concentrazioni sieriche sono elevate ed è alterato il ritmo circadiano della secrezione (episodica durante il giorno con rari segnali secretori sonno-indotti).
  • L’uso/abuso di steroidi anabolizzanti – che, lo ricordiamo, sono farmaci molto potenti – può determinare una moltitudine di effetti collaterali, lievi o seriamente dannosi, o addirittura pericolosi per la vita.
  • Nello sport, l’effetto broncodilatatore provocato dai beta-2 agonisti dovrebbe produrre a breve termine un potenziamento della capacità fisica.

Tutte queste sostanze, catecolamine e corticosteroidi sono infatti un’ottima fonte di energia ma la loro produzione eccessiva dovuta ad uno stress forte e prolungato diventa dannosa. Infatti liberando troppo zucchero è difficile che questo sia utilizzato completamente e ne può sorgere un stato simile a quello del diabete. Liberando troppi grassi si giunge ad un aumento del colesterolo e dei trigliceridi e verosimilmente a disturbi arteriosclerotici. Mobilizzando troppi aminoacidi da vari strutture organiche, con un processo di disintegrazione, si riduce la massa muscolare, si assottiglia la cute e diminuiscono di volumi tessuti linfoidi; fenomeno quest’ultimo che porta ad un indebolimento delle difese immunitarie.

Posso assumere il cortisone durante la gravidanza e l’allattamento?

La CRH stimola la produzione e il rilascio di adrenocorticotropina (ACTH) dall’ipofisi anteriore. L’ACTH, a sua volta, stimola il rilascio di glucocorticoidi, in primis il cortisolo, dalla corteccia delle ghiandole surrenali. “La priorità data alla via inferiore rispetto alla corteccia cerebrale mette l’amigdala nella situazione di rispondere al pericolo prima che l’individuo abbia realmente compreso quello che sta succedendo”, spiega il dottor LeDoux. Mentre la corteccia cerebrale sta ancora analizzando lo stimolo stressogeno, l’amigdala è già entrata in azione inviando dei messaggi chimici che innescano una cascata di reazioni sia nel cervello, sia nell’organismo in generale.

Dice che le lamentele dei pazienti tendono a concentrarsi intorno a problemi di memoria a breve termine e difficoltà a ricordare le parole. Questi problemi sono particolarmente dolorosi per i pazienti che non sono stati informati circa i potenziali effetti collaterali cognitivi del trattamento del cancro e sono allarmati da questi cambiamenti. Per molti pazienti affetti da cancro, l’esperienza di “chemobrain”, l’annebbiamento mentale diffuso, si presume essere causato dagli effetti neurotossici della chemioterapia, che potrebbe influenzare profondamente il funzionamento cognitivo, sociale e occupazionale, il senso di sé e la qualità della vita. Anche se le comunità scientifiche e mediche hanno riconosciuto la tossicità di agenti chemioterapici quasi 40 anni fa, è stato solo nei primi anni del 1990 che hanno cominciato ad accorgersi  dell’impatto del chemo brain, (Cervello Chimico), cioè dell’effetto tossico della chemioterapia sul cervello.

Essendo dei farmaci si deve controllare sempre la provenienza e la scadenza e per chi ne fa uso per via iniettiva si deve sempre usare una siringa nuova e per una sola volta, evitando assolutamente di usare le siringhe altrui o già utilizzate. I rischi di maggiore entità nell’assunzione di tale sostanza li ha la donna, per i segni di mascolinizzazione, e gli adolescenti. Basta fare qualche ricerca approfondita in Rete per imbattersi nelle testimonianze di chi, anche in forma anonima, su forum, testate online e social network racconta la propria passata (e dolorosa) esperienza con questi ormoni chimici e di come, all’inizio, la percezione dei rischi non sia quasi mai chiara ed evidente.

Cosa sono gli steroidi e a cosa servono?

La scelta del protocollo per infusione insulinica è una decisione complessa, che non può prescindere dall’attenta analisi dello specifico setting clinico nel quale l’algoritmo dovrà essere utilizzato. Ciò va tenuto molto ben presente, in particolare al di fuori delle UTI, in reparti di tipo medico o chirurgico, ove l’aumento del carico di lavoro infermieristico necessario all’implementazione del protocollo può costituire un importante fattore limitante per un suo utilizzo in condizioni di sicurezza. Significato prognostico La presenza e l’entità dell’iperglicemia all’ingresso in ospedale costituiscono fattori prognostici sfavorevoli nel paziente critico e correlano strettamente con l’aumento della mortalità intra-ospedaliera e a lungo termine (3). In particolare, l’iperglicemia di nuovo riscontro (insorta cioè in pazienti non noti come diabetici) sembra correlare con un maggiore rischio di morte, non solo rispetto a quello dei soggetti euglicemici ma anche a quello dei diabetici noti.

Palestre e siti internet come canale di smercio di steroidi anabolizzanti

Scompenso cardiaco e funzionalità tiroidea Le alterazioni della funzionalità tiroidea sono particolarmente frequenti nei pazienti con CHF. Lo studio PROSPER ha mostrato come anche le forme subcliniche si associno a un aumentato rischio di CHF (5). Sono noti anche effetti degli ormoni tiroidei sul volume ematico circolante e sul bilancio idroelettrolitico, dovuti in parte al danno renale indotto dalla disfunzione tiroidea (7).

Il cuore

“L’organismo umano ha gli strumenti per difendersi, proteggersi e adattarsi a situazioni stressanti” afferma il neuroendocrinologo Bruce S. McEwen, Ph.D. della Rockefeller University, uno dei maggiori studiosi del sistema dello stress. Senza questo sistema non potremmo sopravvivere, ma occorre poterne ridurre l’attività quando non è necessario, altrimenti si rischiano cattive sorprese. Le persone non si aspetta un declino delle funzioni mentali, che comprendono il pensiero, la memoria, le competenze linguistiche e la concentrazione.

Per esempio, l’insulino-resistenza può essere migliorata da una dieta a basso contenuto proteico in pazienti pre-dializzati e dal trattamento con eritropoietina o calcitriolo in pazienti emodializzati. Nei pazienti con IRC risultano frequentemente aumentate anche le concentrazioni di antagonisti dell’insulina, quali follistatina 344 glucagone e GH, che parteciperebbero quindi alla patogenesi dell’insulino-resistenza insieme con acidosi metabolica, infiammazione cronica e aumentata attività del sistema renina-angiotensina (18). Endotelina-1 Prodotta principalmente a livello endoteliale, viene secreta in misura minore anche dai miocardiociti.

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Michael Spitz , known most often as just "Spitz," is Editor-in-Chief of the Pixels & Pills and a prollific tweeter, blogger, and article writer, active in digital health across all specialties. Follow him @SpitzStrategy.

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